Quello che stiamo vivendo a volte sembra surreale. Se penso all’ultimo giorno “normale” di scuola, quel fatidico 4 Marzo ricordo solo che, uscendo da scuola nel pomeriggio, c’era già sentore di una probabile circolare ministeriale per lo stop alle lezioni ma io e la mia collega ci siamo guardate e ci siamo dette che non poteva essere vero, non riuscivamo ad immaginare altro se non una pseudo vacanza, impensabile a Marzo, il mese in cui il nostro lavoro raggiunge il “picco”, prima che entrino in campo i distrattori: la primavera, i campi scuola, Pasqua e i vari ponti, per ritrovarsi a Maggio, in piena crisi a correre verso un traguardo che non abbiamo in realtà mai capito quale fosse realmente. Tutto quello che non immaginavamo nemmeno è successo davvero: uno stop che passerà alla storia, che in trent’anni di scuola non mi era mai capitato, che ci ha lasciato spiazzati in balia di mille quesiti senza risposta se non una: didattica a distanza.  Un fantasma sconosciuto sembrava prendere il sopravvento nella notte buia del post decreto; un fantasma che dovevamo affrontare senza armi, con la sola forza che contraddistingue coloro i quali ogni giorno, da sempre,  si ingegnano per catturare l’attenzione di quei giovani “critici” e con quelle doti di curiosità, senso del dovere, fantasia e forza di volontà che ci fanno sopravvivere e trovare il nostro lavoro il mestiere più bello del mondo. In due giorni avevamo già le nostre classi virtuali, avevamo già almeno 10 ore di webinar sulle spalle e 48 ore di chat con i colleghi, con le famiglie, con chiunque. Da lunedì 9 marzo parte la didattica a distanza, un esperimento? Molto più!!!!! Un’esperienza di condivisione, crescita, innovazione, scoperta. Diventiamo protagonisti di un mondo che prende forma giorno per giorno, facciamo credere ai nostri alunni che tutto andrà bene e glielo scriviamo in bacheca usando # e poi “ andra “ senza accento per sembrare perfettamente integrati nel mondo virtuale (#andratuttobene come su Instagram). Ci crediamo veramente perché noi insegnanti siamo forti davvero e per costruire il futuro diventiamo noi stessi il futuro. Ci lanciate una sfida? L’accettiamo a occhi chiusi, anzi no, spalancati perché noi non abbiamo mai paura di metterci in gioco perché per noi “play“ è davvero giocare un ruolo, il ruolo del cittadino modello al quale i nostri studenti possano attingere in ogni momento e in ogni situazione. È proprio vero: #lascuolanonsiferma. Capelli bianchi, pigiama, pantofole, disordine, di tutto sulla scena, ma nella testa: chiarezza, ordine, fermezza. Siamo qui ogni giorno a difendere la normalità, sommersi di lavoro ma felici perché nel nostro piccolo facciamo la nostra parte e, nonostante tutto, rimaniamo grandi agli occhi dei nostri piccoli, rompi ma grandi!!!!! Evviva la didattica, anche se a distanza.


Prof Cioffi Rosa Colomba (inglese) I.C. I. Alpi di Ladispoli

Menu principale

URP

Istituto Comprensivo Statale
"Ilaria Alpi"

Via Varsavia 5 Ladispoli RM
 Relazioni con il pubblico 06/99231622

rmic8cj00g@istruzione.it
PEC: rmic8cj00g@pec.istruzione.it
Cod. Mecc. RMIC8CJ00G
Cod. Fisc. 91038490586

Banner 1

 eipass.com 

www.institutfrancais.it

io di sicuro me la cavo

Comune Ladispoli

STEM


USR LAZIO

 

 

 Cambridge

Trinity

eTwinning Label

gazzetta ufficiale

scuola digitale

 asnor